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Rimborso interventi all’estero

Mag 5, 2019

Pubblichiamo questo prezioso elaborato realizzato dall’Avv. Gianmarco Negri che da qualche anno collabora con noi. L’elaborato riguarda il rimborso sugli interventi che si desidera effettuare all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. 

Poiché mi son sempre giunte info rispetto alle quali sembrava che gli interventi all’estero, al di fuori dell’Unione Europea, non fossero rimborsabili, ci tengo a riportare quanto spiegatomi dall’Asl.

Sono andato personalmente a quella di Pavia per vederci chiaro quindi credo che, almeno per tutto il territorio della Lombardia, l’informazione sia la medesima visto che ogni regione ha un unico centro.

Interventi all’interno dell’Unione Europea
– struttura pubblica: rimborso 100% modalità di rimborso diretta (pagano loro la struttura).
– struttura privata rimborso 80% modalità di rimborso indiretta (il paziente anticipa i soldi e riceverà il rimborso dopo aver presentato la fattura all’Asl).

Interventi all’esterno dell’Unione Europea:
rimborso sempre e solo nella misura dell’80% e con modalità indiretta (quindi anticipo dell’intero importo da parte del paziente che sarà rimborsato previa presentazione della fattura).

Quanto a viaggi e visite sarà l’Asl a decidere se potranno rientrare o meno nel rimborso. Qualora rientrassero sarà necessario conservare tutte le pezze giustificative (ricevute, fatture, biglietti aerei).

All’Asl hanno i moduli per inoltrare la domanda che dovrà essere corredata da:
– preventivo della struttura;
– certificazione medica che specifica la necessità dell’intervento e che quello che si vuole realizzare è praticabile solo all’estero in quello specifico centro;
– tutta la documentazione attestante il percorso di transizione.

L’Asl ha 3 giorni di tempo per inoltrare la domanda al centro regionale incaricato di autorizzare il rimborso il quale, a sua volta, ha 7 giorni di tempo per deliberare o chiedere integrazioni al paziente.

Mi raccomando il rimborso deve essere chiesto prima dell’intervento e non dopo.

Il consiglio è sempre quello di andare alla fonte. Ogni ASL ha un ufficio deputato a rilasciare informazioni in relazione agli interventi di alta specializzazione all’estero (di qualsiasi natura).
Quindi, senza stare a spiegare nel dettaglio di cosa si necessita all’ufficio relazioni con il pubblico, è sufficiente chiedere dove si trova il referente per avere informazioni rispetto agli “interventi di alta specializzazione all’estero”.

Ad integrazione riporto quanto riferito da Michele Moscato che ringrazio per il preziosissimo apporto: “se c’è necessità, il richiedente rimborso può effettuare (una volta ottenuta l’autorizzazione all’intervento all’estero) una richiesta a parte per avere un ANTICIPO del 70% sul successivo rimborso. Ciò è ovviamente molto importante per chi non ha la possibilità di anticipare il denaro necessario.”

Un saluto
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Avv. Gianmarco Negri