Anche quest’anno Agedo Milano organizza un Convegno durante il mese del Pride, ponendo questa volta l’attenzione a fare il punto sulla salvaguardia dei diritti per la comunità LGBTQIA+.
Alcune realtà attive nell’ascolto e nella tutela dei diritti a Milano confrontano le loro esperienza di ‘sportello’ e delineano le necessità di un impegno più serrato per arginare gli attacchi diretti contro esponenti della comunità, di cui sono frequentemente testimoni. Ascolteremo le esperienze di LILA Milano ETS e Fondazione Somaschi, impegnate da anni nello Sportello IRIS contro le discriminazioni e la violenza LGBTQI+ e di Sportello TRANS Ala Milano tramite la fondatrice Antonia Monopoli, a cui aggiungeremo le esperienze di Agedo Milano con lo sportello dedicato all’accoglienza delle famiglie di giovani LGBTIQ+.
La successiva Tavola rotonda contribuirà a fare il punto sul clima attuale e sulla necessità di azioni comuni per tutelare contro gli attacchi sempre più frequenti i diritti faticosamente conquistati nel tempo e raggiungere quelli che ancora mancano.
Interverranno Luca Paladini, Consigliere Regione Lombardia e Fondatore dell’Associazione I Sentinelli, Monica Romano, Vicepresidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, scrittrice e attivista transgender, Matteo Mammini, Referente Rete Lenford e Alessio Avellino, Presidente Polis Aperta, con la moderazione di Anna Maria Fisichella, Vicepresidente di Agedo Milano e Nazionale.
Ricordiamo che in Italia non abbiamo molti diritti che in altri Paesi europei sono già da tempo acquisiti, e siamo il fanalino di coda nella classifica ILGA Europa, organizzazione non governativa che lotta per l’eguaglianza e il rispetto dei diritti umani delle persone LGBTQIA+ : l’Italia è al 34° posto su 49, dopo l’Ungheria.
Qualche esempio? Le discriminazioni sul luogo di lavoro in Italia colpiscono una persona LGBTQIA+ su quattro, secondo le rilevazioni statistiche di ISTAT e UNAR, ed è fortemente osteggiata la possibilità di introdurre una legge contro l’omo-lesbo-bi- transfobia.
L’attuale governo, sostenuto da associazioni e organizzazioni conservatrici, si oppone al riconoscimento delle famiglie arcobaleno, impedendone la trascrizione presso l’anagrafe; per le persone dello stesso genere non è previsto il matrimonio egualitario e nemmeno la possibilità di adottare.
Nelle scuole il bullismo continua a mietere vittime LGBTQIA+, data la mancanza di un’educazione all’affettività e alla sessualità, e c’è molta difficoltà a ottenere la carriera alias in molti istituti, specialmente di primo e secondo grado.
La legge per l’affermazione di genere è obsoleta e le liste di attesa nei pochi centri pubblici sono lunghissime; mancano del tutto le tutele per le persone intersessuali.
Ci auguriamo che il Convegno possa essere l’occasione per discutere di una linea comune tra le associazioni e gli enti impegnati nella promozione e nella difesa dei diritti e nella lotta alla discriminazione, in un momento di ripetuti attacchi subito da parte delle forze più conservatrici della società.