Care lettrici e cari lettori, come accennato nell’articolo precedente “Storie Transgender”, Antonia Monopoli responsabile Sportello Trans di ALA Milano Onlus e curatrice della rubrica denominata “Sguardi Trans” storie di vita quotidiana di persone transgender e transessuali all’interno della tra(n)s-missione radiofonica “L’altro Martedì” di Radio Popolare condotta da Eleonora Dall’Ovo, nella terza puntata del palinsesto 2015/2016 andata in onda il 15 marzo 2016 è stato intervisto Christian Zecca, ragazzo transgender FtM di 36 anni in transizione da femmina a maschio dal 2011, nato e vive a Milano, vegano, regista montatore video e petsitter.
Inoltre se volete saperne di più abbiamo inserito la sua bionarrazione:
“Mi chiamo Christian Zecca, detto Chris, ho 36 anni, sono nato ed attualmente vivo a Milano ed ho iniziato il mio percorso di transizione nel novembre del 2011, dopo cinque anni di dubbi, ricerche di informazioni sull’argomento e confronto con altre persone trans (dal 2006 avevo già iniziato a parlare al maschile e a chiedere ad amici e familiari di fare altrettanto). Tra i primi contatti reali che presi al di là delle ricerche su internet, ci fu lo Sportello Trans ALA Milano Onlus: chiesi un appuntamento con Antonia Monopoli, la responsabile, che fu gentile ed accogliente e mi diede molte informazioni sul percorso e contatti di professionisti. La decisione di iniziare la transizione, così come precedentemente (nel 2002) quella di diventare vegano, sono state le migliori che abbia mai preso, quelle che hanno cambiato in meglio la mia vita, indirizzandomi su una strada totalmente nuova e luminosa, alleggerendomi e rafforzandomi. La mia famiglia, al di là dell’iniziale comprensibile paura, ha accolto quanto da me maturato e mi ha appoggiato anche economicamente, per questo sono molto grato soprattutto a mio padre, che ha fatto sì che il percorso sia stato più semplice. Ho avuto attorno a me il supporto di tante bellissime persone, e ciò ha reso ancora più naturale una scelta che ritenevo ormai la più giusta nonché l’unica praticabile. Dal dicembre 2014 ho ufficilamente terminato il percorso burocratico che ha portato al cambio di documenti dal femminile al maschile, pertanto è dal allora che anche per lo Stato sono Christian. Sono un regista e montatore video di formazione, ma, grazie al mio feeling con gli animali, che a loro volta mi danno moltissimo, lavoro anche come petsitter. Amo cimentarmi nell’ambito del sociale e di tutto ciò che è in linea con i principi etici su cui, cercando di essere sempre il più possibile coerente, baso la mia quotidianità. Dall’anno 2000 ho realizzato prodotti video di diverso genere in qualità di operatore, regista e soprattutto montatore. Tra questi amo ricordare una docufiction tesa a sensibilizzare sulla prevenzione dell’AIDS, uno spot contro la violenza sulle donne, e uno spot sull’antivivisezionismo.
Una volta ero una persona molto arrabbiata col mondo, la media della gente mi irritava e provavo poca empatia nei confronti dei miei simili (pur essendo sempre stato il più possibile gentile con tutti), questo perché non mi sentivo a mio agio con me stesso e reagivo con rabbia, difendendomi subito come un animale ferito: ciò mi ha portato a perdere tempo prezioso deprimendomi, oltre che una compagna. Ora sono alla costante ricerca di migliorare me stesso e mi sto dedicando allo studio della recitazione teatrale, ho avuto l’onore di collaborare con la Compagnia Teatrale Atopos fondata da Marcela Serli ed Irene Serini, e che si occupa di sondare tematiche legate all’identità di genere. Il teatro mi sta dando moltissimo, è uno strumento magico che mi ha aiutato a vivere meglio il mio corpo ed il contatto con gli altri e ad affinare l’ascolto al di là del verbale, ed è ora fondamentale nella mia vita.
Ora so che non bisogna mai fermarsi, bisogna sempre mettere in campo le proprie forze e credere in sé, anche se a volte è molto difficile. Ho imparato e sto ancora imparando che solo parlando in modo tranquillo con le persone, cercando di mettersi nei loro panni anche quando sarebbe più semplice mandarle a quel paese, provando a comprendere le loro paure e i loro muri, spogliandosi di preconcetti, veleni, rigidezza ed evitando autoghettizzazioni si possono fare passare dei messaggi importanti: anche se può essere dura, sono ultra convinto che sia la strada giusta. Non ho nessun problema a parlare del mio percorso quando se ne presenta l’occasione, ed è anzi sorprendente ed arricchente notare le reazioni positive di persone insospettabili perché molto lontane dalla tematica.”
ovviamente per approfondimenti vi suggeriamo di ascoltare la tra(n)s-missione cliccando il podcast.radiopopolare.it. Un carissimo saluto e alla prossima.